I cheloidi sono lesioni dovute alla crescita eccessiva di tessuto in aree interessate da lacerazioni o cicatrici chirurgiche.
La formazione di queste cicatrici ipertrofiche non è generalmente accompagnata da sintomi sgradevoli, ma provoca un disagio estetico nel paziente.
Il trattamento dei cheloidi è comunque possibile!
Che cosa sono i cheloidi?
I cheloidi sono delle cicatrici abnormi ed estese che si originano a partire da una precedente lesione della pelle (una ferita o una cicatrice chirurgica, ad esempio) e crescono in modo esagerato e irreversibile (al contrario delle semplici cicatrici ipertrofiche, che tendono a regredire nel tempo).
I cheloidi sono quindi il risultato di un processo di cicatrizzazione fuori controllo.
L’aspetto di un cheloide è quello di un’escrescenza della pelle, liscia e lucida e può formarsi anche in seguito a lesioni di piccola entità come acne e punture di insetto.
Si può prevenire la formazione di un cheloide?
Purtroppo l’insorgenza di cicatrici cheloidee sembra essere legata a diversi fattori di rischio come la predisposizione genetica, la pigmentazione scura della pelle, la gravidanza e l’adolescenza, la presenza di acne in forma grave.
Non esiste una vera e propria prevenzione per evitare la formazione di cheloidi, ma si consiglia di mantenere le ferite pulite per permettere una cicatrizzazione ottimale.
Come si curano i cheloidi?
Va sottolineato che la presenza del cheloide generalmente non è associata a sintomi sgradevoli (talvolta può essere presente del prurito o ipersensibilità nella sede in cui si trova), ma il danno che arrecano al paziente è essenzialmente estetico, anche se di entità importante.
Il cheloide non viene generalmente rimosso chirurgicamente, in quanto frequentemente si rischia di causarne un altro nell’area trattata e in forma più grave, ma vi sono altri metodi per intervenire con un approccio conservativo.
Le possibilità di intervento per migliorare l’aspetto della pelle sono:
- Terapia iniettiva cortisonica (dopo alcuni cicli di iniezioni, il cheloide si appiattisce e diventa meno appariscente)
- Laserterapia
- Iniezioni di interferone o fluorouracile
- Fogli di silicone applicati sul cheloide per scongiurarne l’aggravarsi
- Crioterapia
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Perché rivolgersi al chirurgo plastico?
Nel caso in cui compaia una lesione che somiglia ad un cheloide sulla pelle, è sempre bene rivolgersi al medico per identificare con certezza il processo in atto e per fare una diagnosi differenziale ed escludere altri tipi di lesioni cutanee (come il dermatofibroma, la sarcoidosi, il carcinoma basocellulare infiltrante e altre malattie della pelle).